Influencer marketing per aziende: come e perché è importante

Quali sono i fattori che rendono efficace una strategia di Influencer Marketing e perché dovresti prenderla in considerazione per la tua azienda
Che ristorante di sushi mi consiglieresti se dovessi portare proprio oggi a pranzo un cliente?
Oppure: perché dovrei credere nei valori che la tua azienda comunica?
E ancora: perché dovrei fidarmi del tuo giudizio?
Questa è l’essenza che sta alla base della figura, del ruolo, dell’influencer.
Colui che influenza il proprio pubblico, la propria audience rispetto ad un giudizio, un prodotto o una determinata situazione.
Negli ultimi anni, l’influencer marketing è diventato una parte fondamentale della comunicazione digitale, tanto che sarebbe un errore non prenderlo in considerazione.
Di fatto è difficile trovare grandi brand che non utilizzino la figura dell’influencer per promuovere i propri prodotti o servizi.
Si tratta di una potente strategia di marketing che permette di raggiungere il target prefissato in modo unico e molto autentico.
Ecco perché in questo articolo abbiamo deciso di analizzare alcuni fattori da tenere in considerazione e che potrebbero stravolgere in meglio la campagna di comunicazione della tua azienda.
Cosa significa fare Influencer Marketing
Nonostante si parli da anni di Influencer Marketing spesso non è sempre chiaro di cosa si tratti e quali siano le meccaniche importanti da considerare.
Si parla di influencer marketing quando una persona con grande seguito lavora con un’azienda per promuovere prodotti o servizi del brand.
Un influencer è quindi una persona nota in grado di esercitare sul pubblico che la segue una certa influenza ed è quindi in grado di spostare l’interesse verso un determinato prodotto o servizio sfruttando la sua notorietà.
In altre parole, tradotto nel contesto di pubblicità tradizionale si tratta di testimonial con una grande differenza: il testimonial viene scelto per essere inglobato, vestito ed inserito in un contesto in cui dovrà fare le veci del brand.
In una strategia di influencer marketing invece, il “personaggio” viene trattato in modo opposto, ovvero sarà il brand ad adattarsi alla tipologia di contenuto che viene normalmente proposta dagli influencer.
Questo avviene perché gli influencer hanno un seguito appassionato di persone che apprezzano le loro opinioni e gusti o che amano osservare il loro stile di vita, che si sono affezionati per tutto quello che è stato raccontato sino a quel momento e continueranno a seguire proprio perché riescono ad immaginare quello che verrà pubblicato in futuro.
Adottare strategie di influencer marketing per aziende significa quindi reclutare persone note sui canali di social media più conosciuti per poter veicolare un messaggio unico, di valore e genuino riferito al prodotto che l’azienda intende sponsorizzare.
Questa strategia può essere utilizzata in ogni settore merceologico, può essere adattata a prodotti e a servizi.
Ad esempio un ristorante che vuole incrementare la propria visibilità potrebbe ospitare per una cena degli influencer, oppure una nuova azienda che produce cibo bio e promuove uno stile di vita sano potrebbe posizionarsi da subito sul mercato investendo una parte di budget sulla divulgazione di contenuti tramite Fitness Influencer.
Perché utilizzare campagne di Influencer Marketing
Il contesto pubblicitario odierno ha delle caratteristiche sempre più ostili e sfide sempre più importanti sia per i brand o per le agenzie che ne curano le campagne pubblicitarie sia per chi i contenuti li deve creare, in questo caso l’influencer.
Naturalmente, il vantaggio finale dell’influencer marketing per aziende è quello di incrementare le vendite. Ma non è certo l’unico motivo.
Oltre a questo esistono altri obiettivi da prendere in considerazione:
1. Aumento delle vendite
Come abbiamo già detto, questo è il vantaggio finale a cui tutte le aziende ambiscono e l’influencer marketing è il primo punto da cui partire, anche solo per poter aumentare i touch point tra azienda e potenziale cliente.
Questo potrebbe certamente prolungare la fase di conversione o portare ad un aumento del costo contatto ma certamente incrementa la potenziale target audience raggiungibile con un notevole incremento della reputazione del brand.
2. Riprova sociale
A prescindere dal tipo di business che l’azienda intende promuovere con l’influencer marketing, la riprova sociale è fondamentale.
Gli esseri umani in quanto tali desiderano sentirsi parte di qualcosa e di essere socialmente accettati o inseriti.
Di conseguenza ciò che interessa a tante persone in una determinata condizione, interessa automaticamente anche a persone simili. Questa è l’essenza della prova sociale.
Tale concetto è particolarmente valido quando si tratta di influencer marketing per aziende.
Proprio come ci si fida dell’opinione di un amico rispetto a quella di uno sconosciuto, i follower si fidano delle opinioni degli influencer più della maggior parte delle altre persone.
Questo aspetto aiuta a riflettere sulla tipologia di influencer che l’azienda vuole ingaggiare, spesso avendo un occhio di riguardo rispetto alla verticalità dei contenuti o dell’argomento trattato più che sul numero di follower.
3. Rapporto diretto con il pubblico
L’influencer marketing per aziende posiziona il messaggio dell’azienda proprio di fronte ai clienti ideali, su una piattaforma che usano ogni giorno, con una persona che hanno deciso di seguire.
Altro aspetto positivo delle strategie di influencer marketing è quello che definisco “l’effetto maschera” che si genera sui contenuti sponsorizzati dagli influencer ma che di fatto non sembrano pubblicità.
Il messaggio trasmesso in modo genuino porta a relazionarsi con l’influencer di riferimento in maniera del tutto spontanea aumentando il valore percepito del prodotto o del servizio che viene “consigliato”.
Come viene utilizzato l’Influencer Marketing dalle aziende
L’osservatorio OIM (osservatorio Influencer Marketing), ha analizzato che la prima ragione che spinge l’azienda a coinvolgere gli influencer è la necessità di raggiungere il proprio target di riferimento.
Le prerogative per far sì che questo avvenga in maniera quanto più naturale e proficua possibile sono:
- l’influencer dovrà rispecchiare perfettamente i valori del brand
- il target di riferimento deve essere estremamente specifico e ben definito.
Al secondo posto, nella classifica dei moventi che spingono le aziende ad adottare questa strategia digitale, c’è la necessità di implementare la campagna di brand awareness.
Ed al terzo posto, il bisogno di migliorare la propria reputazione o la percezione del brand, del prodotto o dell’azienda verso il target di riferimento.
Al contrario di quello che si possa pensare, la tendenza degli ultimi anni ha portato le aziende a prediligere come editori di contenuto Influencer non necessariamente famosi o dal numero di follower stratosferico.

Classificazione degli influencer in base al numero di follower. Fonte: Mediakix
Di fatto, oltre la metà degli influencer ingaggiati come brand ambassador da parte dei brand sono micro o nano influencer che hanno dimostrato di godere molta credibilità rispetto alla propria audience, tanto da essere dei veri modelli ispirazionali per i gli utenti.
Il 34% delle aziende intervistate ha dichiarato di utilizzare la strategia di Influencer Marketing in modo continuativo come caposaldo della propria strategia di comunicazione.
4 aziende su 5 dichiarano di avvalersi del supporto di specialisti in ambito influencer marketing.
Cosa tenere in considerazione in una campagna di Influencer Marketing per aziende
Ciò che normalmente viene tenuto in considerazione quando si parla di campagne marketing è il ROAS, return on advertising spend, ovvero quanto rientra nelle casse dell’azienda rispetto al budget investito.
Questo è vero e concretizzabile dal momento in cui a seguito della campagna ci si aspetta una metrica di conversione legata all’acquisto di un prodotto o un servizio ma nel caso di influencer marketing per aziende, come detto sopra, le motivazioni della campagna possono essere differenti.
Di conseguenza, ad oggi, le aziende si affidano prevalentemente alle cosiddette “vanity metrics” per poter misurare la bontà della scelta di un influencer rispetto ad un altro.
Le vanity metrics rappresentano l’engagement che i contenuti condivisi e il profilo in generale sono in grado di generare.
Non sono solo uno strumento di analisi per misurare l’efficacia di una campagna ma rappresentano anche il punto di partenza da cui valutare e prevedere le performance di un influencer che si ha intenzione di ingaggiare.
Come KPI di una campagna di Influencer Marketing per aziende bisogna quindi tenere in considerazione engagement rate, il numero di impressions, la reach totale, il numero di views nelle Stories, share, like e commenti, eventuali dati di traffico verso il blog o un sito web.
Potendo tenere traccia dei link e delle azione svolte dagli utenti sui post è consigliabile focalizzarsi su alcuni parametri:
Utenti “nuovi” che visitano la tua pagina per la prima volta
Sessioni totali registrate sul sito per determinate date
Tempo medio trascorso dagli utenti su una pagina di atterraggio (specialmente se si tratta di un articolo di blog)
Azioni eseguite sulla stessa pagina di atterraggio
Questo genera un benchmark per cui riuscire a comprendere le performance degli influencer e se quest’ultimi hanno effettivamente un impatto sulle vendite.
Se i contenuti generano azioni allora la notorietà dell’azienda avrà un risvolto tendenzialmente positivo.
In sintesi, sviluppare una campagna di Influencer Marketing per aziende è certamente strategico, soprattutto in termini di coinvolgimento del target, per supportare una strategia di digital marketing più ampia.
L’azienda potrà raggiungere nuovi pubblici e aumentare la propria reputazione grazie ad un amplificatore di notorietà che sfrutta la forte relazione con il proprio pubblico per promuovere prodotti e generare ricavi per se stesso e per l’azienda partner, insomma, quello che si definisce un sistema win-win.
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Scritto da:
Matteo Motta
Content Editor & Social Media Manager


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